Regalecus glesne Ascanius, 1772

Phylum: Chordata Haeckel, 1874
Subphylum: Vertebrata Lamarck J-B., 1801
Classe: Actinopterygii Klein, 1885
Ordine: Lampridiformes Regan, 1909
Famiglia: Regalecidae Gill, 1885
Genere: Regalecus Ascanius, 1772
Italiano: Regaleco, Re di aringhe
English: Giant Oarfish, King of herrings
Français: Régalec, Rroi des harengs, Ruban de mer
Deutsch: Riemenfisch
Descrizione
Il regaleco ha un corpo allungato e nastriforme, piuttosto fragile, di colore argento e striato da barre oblique scure, con la pelle cosparsa di piccoli tubercoli. La testa corta, è azzurrognola. Gli individui giovani hanno una serie di denti finissimi per mascella che scompare negli adulti. Si caratterizza per una pinna dorsale che percorre tutto il suo corpo, di colore rosso vivo, per la presenza di una cresta di "raggi" posti sopra la testa e per due lunghe pinne pelviche simili a remi (da cui il nome inglese di oarfish "pesce remo"). La peculiarità principale del regaleco è senza dubbio la lunghezza: può raggiungere la lunghezza di 11 metri sebbene normalmente non superi i 3 e, di conseguenza, il peso può raggiungere diversi quintali. Per questo motivo, è da molti considerato il pesce osseo più lungo al mondo. Le dimensioni lo rendono quasi immune dai predatori e sono probabilmente all'origine delle leggende che si raccontano sui mostri marini. Nel febbraio 2010, nel Golfo del Messico, a circa 1500 metri di profondità, è stato avvistato da un batiscafo un esemplare la cui lunghezza è stata approssimativamente stimata in oltre 17 metri. La biologia del regaleco è ancora poco conosciuta. Senza dubbio è una specie abissale (300-1000 m di profondità), ma è possibile individuarlo presso la superficie e vicino alle coste. Qualche volta il regaleco si trova spiaggiato ma, a causa della sua fragilità, raramente integro. Solo nel 2010 è stato filmato nel suo ambiente naturale, a circa 300 metri di profondità nel Golfo del Messico. Carnivoro, si nutre di piccoli animali (crostacei, molluschi e pesci) ma è innocuo per gli animali di grandi dimensioni, uomo compreso. Le uova sono deposte tra luglio e dicembre, e le larve vivono a basse profondità.
Diffusione
Il regaleco è stato avvistato o pescato in tutti i mari tropicali e temperati. Ad esempio, la sua presenza è stata provata nell'Oceano Pacifico orientale, nell'Oceano Indiano e nell'intero mar Mediterraneo.
Bibliografia
–Tyson R. Roberts: Systematics, Biology, and Distribution of the Species of the Oceanic Oarfish Genus Regalecus (Teleostei, Lampridiformes, Regalecidae). Mémoires du Muséum national d’histoire naturelle, Paris 2012.
–M. C. Benfield, S. Cook, S. Sharuga, M. M. Valentine: Five in situ observations of live oarfish Regalecus glesne (Regalecidae) by remotely operated vehicles in the oceanic waters of the northern Gulf of Mexico. In: Journal of Fish Biology. 83, 2013, S. 28-38. (Video bei YouTube).
–Craig R. McClain, Meghan A. Balk, Mark C. Benfield, Trevor A. Branch, Catherine Chen, James Cosgrove, Alistair D.M. Dove, Lindsay C. Gaskins, Rebecca R. Helm, Frederick G. Hochberg, Frank B. Lee, Andrea Marshall, Steven E. McMurray, Caroline Schanche, Shane N. Stone, Andrew D. Thaler. Sizing ocean giants: patterns of intraspecific size variation in marine megafauna. In: PeerJ. 2, 2015, S. e715 doi: 10.7717/peerj.715.
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Data: 12/12/2012
Emissione: Creature delle acque prfonde del mare di Taiwan Stato: China (Taiwan) |
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Stato: Tanzania |
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